II Palazzo del Governo, sede della Prefettura e degli uffici amministrativi della nuova Provincia di Littoria, viene progettato dall'architetto Oriolo Frezzotti nel 1933, contestualmente alla elaborazione di un piano di ampliamento urbanistico commissionatogli a modifica del precedente piano regolatore, di orientamento più agricolo e rurale, dopo la decisione delle autorità di farne un capoluogo. L’edificio, è strategicamente inserito in Piazza XXIII Marzo (oggi Piazza della Libertà) assieme ad altri edifici amministrativi ed istituzionali, quali la sede locale della Banca d’Italia e la caserma dei Reali Carabinieri. E’ la piazza che in maniera più significativa rappresenta per la sua monumentalità le nuove ambizioni del capoluogo. Dovrà testimoniare il senso e la funzione del "potere amministrativo" e di governo, in questo territorio profondamente oggetto di processi di trasformazione geografica e sociale. Sulla piazza rettangolare il palazzo si affaccia austero, articolato su tre registri, con un ordine gigante di archi sul portale d'ingresso rivestito in travertino, avanzato sulla Piazza rispetto al resto del volume e ritmicamente scandito da lesene in laterizio. Vengono impiegati i materiali ricorrenti nelle altre architetture della ‘città nuova’, travertino, laterizio, ma anche alcuni inserti di bardiglio grigio, il porfido, il marmo verde delle Alpi e la pietra lavica. Sulla facciata, due iscrizioni: "Siccentur pomptinae paludes tantumque agri suburbani reddantur ltaliae" (Plinio il vecchio) "Duello fu che invano tentato per 20 secoli stiamo traducendo in realtà vivente. Abbiamo conquistato una nuova provincia." (Mussolini)